IL LABIRINTO

Fin dai tempi più antichi, l’uomo ha rappresentato il labirinto come un percorso a spirale che conduce verso un centro ora avvicinandosi, ora allontanandosi. In varie parti del mondo, popoli diversi lo hanno rappresentato mediante incisioni rupestri o utilizzando pietre conficcate nel terreno. In Europa, Africa, Asia e nelle Americhe è presente con caratteristiche simili, pur nella differenza delle rappresentazioni.

Un archetipo universale, dunque, ricco di significati simbolici, costituito da un groviglio inestricabile di meandri, nei quali è facile smarrirsi e rimanere intrappolati. Per questo il percorso nel labirinto è considerato metafora di un viaggio interiore, una prova iniziatica il cui scopo era andare alla ricerca di se stessi, a raccogliere la perla, l’anima, trattenuta dal drago.

Uno dei labirinti delle isole dell’arcipelago Solovetsky ( 3000 a. C.)

Labirinto della Cattedrale di Chartres

LA RISCOPERTA DEL LABIRINTO

Il labirinto più noto è quello a undici circuiti intarsiato nel 1201 nel pavimento della cattedrale gotica di Chartres. Negli ultimi 250 anni tuttavia, è stato dimenticato e ricoperto di sedie, fino a quando il reverendo Dr. Lauren Artress, guidò un esiguo gruppo di persone nella cattedrale per rimuovere le sedie e vivere in prima persona la passeggiata meditativa.

Tornata a casa, nella Grace Cathedral di San Francisco, ha dipinto il disegno del labirinto su tela e l’ha aperto al pubblico.

La Artress è divenuta così l’artefice della diffusione del labirinto come strumento di meditazione e di preghiera, ha fondato l’organizzazione no-profit Veriditas, con l’obiettivo di “riempire il pianeta di labirinti” per avviare la trasformazione spirituale dell’uomo attraverso questa esperienza.

Oggi i labirinti sono impiegati in tutto il mondo per calmare la mente, ristabilire l’equilibrio nella vita, favorire la meditazione, l’intuizione, l’autoriflessione, la riduzione dello stress e per scoprire l’innovazione e la celebrazione. Sono aperti a tutte le persone come modello non confessionale e interculturale per il benessere e la crescita interiore. Possono trovarsi in centri medici, parchi, chiese, scuole, prigioni, cattedrali, centri di ritiro, giardini e cortili privati.

Il labirinto utilizzato per la camminata è unicursale, con un percorso privo di vicoli ciechi che conduce in modo tortuoso verso il centro, dando l’opportunità a chi lo percorre di fare esperienza, a livello simbolico, di un viaggio interiore.

La camminata apporta benefici effetti sulla mente e sulla psiche, permettendo un equilibrio degli emisferi cerebrali : mentre il sinistro è impegnato a seguire il sentiero tracciato, riorientandosi continuamente lungo il percorso, il destro è libero di dedicarsi al pensiero creativo.

Labirinto della Grace Cathedral, San Francisco

Labirinto di pietre costruito nel mio giardino.

LA CAMMINATA SUL LABIRINTO

I sentieri del labirinto si snodano all’interno di un cerchio, primissimo simbolo della visione cosmica dell’umanità intera, del mondo, del creato, del nulla e del tutto, che ci riconduce alla ciclicità della vita. La camminata sul labirinto è un muoversi in questa verità del ciclo, recuperando quel collegamento con l’anima naturans, così importante nell’antichità, incoraggiando uno sguardo contemplativo che si posa sulle cose, senza necessariamente interferire con esse.

I benefici della camminata sul labirinto sono dunque una quiete mentale che consente l’ascolto della nostra saggezza interiore, ci riconnette con il mistero della vita, liberando il potenziale creativo che è in noi.